Chinguetti, la città delle biblioteche del deserto
Un tempo uno dei centri carovanieri più importanti del Sahara e oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO, Chinguetti è una città silenziosa e mistica, con le sue moschee di pietra e le biblioteche private che conservano manoscritti islamici risalenti a oltre mille anni fa. Passeggiare per le stradine sabbiose della vecchia città è come fare un salto indietro nel tempo: le antiche case in arenaria, i portali scolpiti, i cortili interni raccontano di un passato di sapere, scambi commerciali e spiritualità. Visitare Chinguetti non significa soltanto esplorare un sito storico: è un viaggio nel tempo, nella spiritualità islamica e nella cultura sahariana più autentica. La strada per raggiungere la città è già di per sé un’esperienza. Superata la città di Atar e le montagne dell’Adrar, si percorre una lunga pista di sabbia tra canyon, dune e altipiani battuti dal vento. Poi, quasi dal nulla, appaiono le torri basse della moschea antica, le mura in pietra color ocra, i vicoli sabbiosi che si intrecciano in un labirinto silenzioso. È la medina di Chinguetti, uno degli insediamenti islamici meglio conservati del deserto, costruita con tecniche tradizionali e materiali locali. La grande moschea, con il suo minareto squadrato in pietra grezza, è tra le più antiche dell’Africa ancora in funzione. Intorno, il quartiere antico rivela una straordinaria armonia architettonica: case basse, cortili interni, portali finemente scolpiti, tutto costruito per resistere al vento e al tempo. Ma ciò che rende Chinguetti unica al mondo sono le sue antiche biblioteche private, gelosamente custodite da famiglie che da secoli tramandano manoscritti preziosi. In queste stanze buie e fresche, protette da muri di fango e pietra, riposano migliaia di volumi scritti a mano su pergamena o cuoio, trattati di astronomia, medicina, giurisprudenza islamica, poesia e scienze naturali, alcuni risalenti al IX secolo. Le biblioteche di Chinguetti erano parte di una vera e propria “università del deserto” che attirava studiosi e pellegrini da tutto il Maghreb. Oggi ne restano solo cinque, visitabili grazie alla disponibilità dei discendenti delle famiglie custodi, che raccontano con orgoglio le storie dei loro antenati e mostrano con cura i testi più antichi. Una visita a queste biblioteche è un momento di silenzio e rispetto, un’immersione nella profondità culturale dell’Islam africano.Chinguetti non è solo un sito storico: è anche un’esperienza umana. Qui il ritmo è lento, la luce del deserto scolpisce ogni muro e il silenzio è così denso da sembrare sacro. Sedersi a bere tè alla menta con gli abitanti, ascoltare racconti di carovane e leggende sahariane, osservare le donne cucire abiti tradizionali sotto porticati ombreggiati: tutto contribuisce a creare un senso di sospensione, di essenzialità. Chi sceglie di dormire a Chinguetti può alloggiare in piccole auberge familiari o in accampamenti tradizionali, spesso gestiti da ex carovanieri o guide locali. I pasti sono semplici, a base di couscous, riso e carne di montone, sempre accompagnati da un immancabile bicchiere di tè, servito in tre fasi come vuole la tradizione mauritana: “il primo amaro come la vita, il secondo dolce come l’amore, il terzo lieve come la morte”. Per raggiungere Chinguetti è necessario un fuoristrada con autista esperto, partendo da Atar, a circa 90 km di distanza. La pista è sabbiosa ma scenografica, e il viaggio stesso è parte dell’esperienza. Non ci sono banche né sportelli automatici: è indispensabile portare con sé contanti (in ouguiya, la valuta locale) e acqua a sufficienza.Chinguetti è un luogo fragile, minacciato dalla desertificazione e dal lento spopolamento. Le dune si avvicinano ogni anno di più alle mura antiche, e le biblioteche rischiano di andare perdute se non adeguatamente sostenute. Per questo, visitarla oggi significa anche sostenere il patrimonio culturale di un popolo che lotta per preservare la propria memoria. Il turismo responsabile può fare la differenza, aiutando le comunità locali a proteggere e valorizzare questo tesoro del Sahara. In conclusione, Chinguetti è un viaggio nell’essenza dell’Africa sahariana: un luogo fuori dal tempo, dove la spiritualità, la storia e la natura si fondono in un equilibrio raro e potente. È una meta per chi ama la bellezza essenziale, il silenzio carico di significati, le tracce di un sapere antico che ancora oggi resiste tra le sabbie. Chi arriva fin qui non cerca comfort o attrazioni turistiche: cerca verità. E spesso, la trova.
