1. La depressione della Dancalia e il deserto di sale
A cavallo tra l’Etiopia, l’Eritrea e Gibuti si estende una delle regioni più inospitali e affascinanti del pianeta: la Depressione della Dancalia. Situata sotto il livello del mare (a oltre 120 metri di profondità), questa vasta area desertica è caratterizzata da un clima estremo (tra i più caldi della Terra) che ne fa una delle aree più calde e inospitali del pianeta, dove le temperature annuali medie superano spesso i 35°C. Il paesaggio, spettrale e sconfinato, è caratterizzato da vaste distese di sale, vulcani attivi, laghi acidi e fumarole sulfuree. In questa zona desertica, apparentemente disabitata, si muovono da secoli le carovane degli Afar, popolo indomito, abituato a vivere tra lava, vento e sale. Sconfinando nel territorio di Gibuti si raggiunge il deserto di sale del Lago Assale (o Karum), una vasta pianura salina, bianca e abbagliante, che per secoli è stata una fonte primaria di "oro bianco": il sale. Tutt’oggi le carovane dei nomadi percorrono chilometri per giungere in questo posto remoto ed estrarre blocchi di salgemma, ancora lavorati secondo metodi antichi. Qui, ogni mattina, gli uomini estraggono con picconi e bastoni lunghi blocchi regolari, che vengono poi caricati su cammelli per un viaggio commerciale di giorni. Camminare accanto a queste carovane, tra i bagliori bianchi del deserto e l’odore acre della terra bruciata, è come fare un salto indietro nel tempo. Si ha la sensazione di trovarsi ai margini del mondo conosciuto, in un paesaggio primordiale che sembra uscito da un altro pianeta.
Informazioni pratiche:
- Si può raggiungere la zona con un’escursione in 4x4 da Mekelle, in gruppi organizzati con guide locali.
- L’area richiede permessi e accompagnamento armato, per motivi di sicurezza.
- Il pernottamento avviene in campi tendati spartani, tra le comunità Afar.
