Sierra Leone, cuore verde dell'Africa occidentale

Destinazioni 09/06/2025  By 

Nascosta tra le pieghe più nascoste dell’Africa occidentale, la Sierra Leone è una destinazione ancora poco battuta dal turismo internazionale, ma ricchissima di bellezza naturale, storia e umanità.  La Sierra Leone non è una meta da cartolina: è un’esperienza intensa, autentica, spesso sorprendente. Ecco cinque tappe imperdibili per chi desidera scoprire l’anima profonda di questo affascinante Paese.

Dopo anni difficili segnati da una guerra civile e da una grave crisi umanitaria, il Paese si sta risollevando con forza e dignità, aprendo lentamente le sue porte ai viaggiatori più curiosi e consapevoli. Chi decide di esplorarlo, scopre un territorio incontaminato, dove spiagge bianche lambite dall’Atlantico incontrano fitte foreste tropicali, villaggi tradizionali e testimonianze storiche di grande valore.


Freetown e la spiaggia di Lumley

Fondata nel 1792 dagli schiavi liberati provenienti dalle Americhe, Freetown è una città vivace e in continua trasformazione. Qui la storia coloniale incontra l’energia africana, tra mercati brulicanti, coloratissimi keke (i tuk tuk locali) e una costa sorprendente. Il simbolo della città era il Cotton Tree, un gigantesco albero che da secoli vegliava sul centro urbano: si dice che sotto i suoi rami si siano raccolti i primi abitanti liberati per dare inizio alla nuova città. Purtroppo questo maestoso monumento della natura è scomparso nel maggio del 2023 a seguito di una violenta tempesta tropicale. Al suo posto c’è un ceppo che ricorda ciò che un tempo svettava in mezzo alla piazza. E un nuovo albero, piantato dalle autorità, simbolo della tenacia e della volontà di rinascita della popolazione sierraleonese. Freetown custodisce anche un importante patrimonio museale. Il National Museum, nel vecchio edificio del tribunale, offre una panoramica interessante sulla cultura locale, con oggetti etnografici, fotografie storiche e strumenti musicali tradizionali. Ma è il litorale a rappresentare il cuore pulsante del tempo libero urbano: la spiaggia di Lumley, lunga e sabbiosa, è il punto d'incontro per locali e turisti. Qui si può passeggiare al tramonto, gustare un pesce alla griglia nei numerosi bar sulla spiaggia e osservare l’atmosfera rilassata del weekend sierraleonese. Informazioni pratiche: Freetown è raggiungibile in traghetto o taxi acqueo dall’aeroporto di Lungi (circa 30 minuti). I taxi sono poco regolamentati, quindi si consiglia di negoziare il prezzo prima di salire. Gli hotel più affidabili si trovano nella zona di Aberdeen.

Banana Islands

A circa un’ora di barca da Kent, piccolo villaggio costiero a sud di Freetown, si trovano le Banana Islands, un arcipelago composto da tre isole principali: Dublin, Ricketts e Mes-Meheux. Questo piccolo angolo di paradiso è perfetto per chi cerca mare cristallino, silenzio e un pizzico di avventura. Sull’isola di Dublin si trovano spiagge dorate, alloggi eco-friendly e la possibilità di praticare immersioni o snorkeling tra relitti e pesci tropicali. La natura è rigogliosa, e la popolazione accogliente: molti abitanti discendono da schiavi liberati e parlano un inglese creolo musicale e vivace. Gli appassionati di storia possono visitare le rovine delle vecchie missioni britanniche e i piccoli cimiteri coloniali, testimonianza di un passato complesso. Per raggiungere le Banana Islands si parte dal villaggio di Kent, raggiungibile da Freetown in 2 ore di auto. Le barche partono su richiesta (è consigliabile prenotare tramite i lodge). Le sistemazioni sono semplici ma suggestive: Banana Island Guest House e Bafa Resort sono tra le più gettonate.

Tacugama Chimpanzee Sanctuary

Situato nelle colline appena fuori Freetown, il Tacugama Chimpanzee Sanctuary è molto più di un centro per primati: è un esempio eccellente di conservazione ambientale e sensibilizzazione comunitaria. Fondato nel 1995, il santuario ospita decine di scimpanzé salvati dal traffico illegale e dalla perdita dell’habitat, offrendo loro un ambiente sicuro e simile a quello naturale. I visitatori possono fare tour guidati tra i recinti e i sentieri della riserva, imparando tutto sulla biologia degli scimpanzé, le minacce che affrontano e i progetti di tutela in corso. L’esperienza è intensa, educativa e profondamente commovente. Tacugama offre anche alloggi immersi nella foresta: perfetti per chi cerca un contatto diretto con la natura. Il santuario si trova a circa 30 minuti da Freetown. I tour si svolgono tutti i giorni (tranne il lunedì) e durano circa un’ora. Prenotazione consigliata sul sito ufficiale. Alloggi disponibili in capanne eco-sostenibili immerse nella giungla.

Tiwai Island

Nel sud del Paese, lungo il fiume Moa, sorge Tiwai Island, una riserva naturale di straordinaria biodiversità. Quest’isola coperta da foresta tropicale è abitata da oltre 11 specie di primati (tra cui il raro colobo rosso), più di 135 specie di uccelli e numerosi rettili, farfalle e mammiferi. Tiwai è il luogo ideale per escursioni naturalistiche guidate, gite in canoa sul fiume e soggiorni in tenda o bungalow spartani ma suggestivi. I proventi del turismo aiutano le comunità locali a gestire in modo sostenibile l’area, con un forte impegno verso la protezione della fauna e l’educazione ambientale. L’isola si raggiunge via Kenema e Potoru, con un breve tragitto in barca. Occorre prenotare in anticipo il soggiorno e le escursioni tramite il sito ufficiale del progetto (Tiwai Island Wildlife Sanctuary). Sono consigliati abbigliamento leggero, scarpe da trekking e repellente per insetti.

Lago Sonfon

Nella regione settentrionale del Paese, incastonato tra colline e villaggi Madingo, si trova il Lago Sonfon, considerato sacro da molte comunità locali. Si racconta che nelle sue acque vivano spiriti, e che durante le cerimonie rituali il lago “risponda” ai canti con misteriosi suoni subacquei. Questo alone di misticismo si accompagna a un paesaggio mozzafiato: una conca naturale circondata da foreste, lontana da ogni forma di turismo di massa. La zona è ideale per chi cerca un’esperienza di trekking fuori dai circuiti classici e un’immersione nella cultura indigena. Le popolazioni locali, che vivono ancora in modo tradizionale, accolgono con curiosità e rispetto i pochi visitatori. Il lago si trova nella provincia di Koinadugu, a nord-est di Kabala. L’accesso è complicato e richiede l’assistenza di una guida locale. È necessario un veicolo 4x4 e una buona pianificazione logistica. Ideale per viaggiatori esperti in cerca di esperienze fuori rotta.

Loma Mountains National Park

Per gli amanti del trekking e della montagna, una delle esperienze più emozionanti in Sierra Leone è l’esplorazione del Loma Mountains National Park, nell’estremo nord-est del Paese, al confine con la Guinea. Questa riserva protetta è la più alta e remota del Paese, e custodisce il Monte Bintumani, che con i suoi 1.945 metri è la vetta più elevata della Sierra Leone. La salita al monte, pur non essendo tecnicamente complessa, è fisicamente impegnativa e può durare due o tre giorni, attraversando fiumi, foresta pluviale, savana d’altura e paesaggi montani. È un itinerario per escursionisti esperti e ben equipaggiati, ma la ricompensa è straordinaria: panorami mozzafiato, avvistamenti di scimmie, uccelli rari e, soprattutto, l’emozione di trovarsi in uno dei luoghi più isolati e incontaminati dell’Africa occidentale. Culturalmente, l’area è abitata da comunità Limba, che considerano il Bintumani una montagna sacra. Prima della scalata, è consuetudine ottenere il consenso dei capi villaggio locali, il che aggiunge un interessante elemento rituale e culturale all’esperienza. Il punto di partenza per raggiungere il Bintumani è il villaggio di Sengbeh, vicino a Kabala, raggiungibile in jeep da Makeni (4-5 ore). È obbligatorio essere accompagnati da guide locali autorizzate. Non ci sono strutture turistiche lungo il percorso: occorre portare tenda, cibo e attrezzatura per il campeggio. Il trekking è consigliato nella stagione secca (dicembre-marzo). L’accesso al parco va organizzato con largo anticipo tramite contatti locali o tour operator specializzati.

Consigli pratici e informazioni essenziali

La Sierra Leone non è una destinazione per tutti, ma è perfetta per chi cerca l’inaspettato. È un Paese che offre autenticità, paesaggi intatti, cultura viva e un’umanità disarmante. Chi decide di percorrere le sue strade polverose, le sue spiagge infinite e le sue foreste dense, torna con il cuore più grande e lo sguardo trasformato. Un’Africa diversa, vera, ancora tutta da scoprire.

Documenti: È necessario il passaporto, con almeno sei mesi di validità residua. Per eventuali variazioni alla normativa relativa alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

Vaccinazioni: È obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla. Consigliate anche quelle contro l’epatite A e B, tifo e profilassi antimalarica, specie durante la stagione umida.

Clima: Tropicale. Stagione secca da novembre ad aprile (la migliore per viaggiare). La stagione delle piogge (maggio-ottobre) può rendere difficili gli spostamenti.

Lingua: La lingua ufficiale è l’inglese, ma si parlano anche molti idiomi locali (tra cui il krio, lingua creola molto diffusa).

Sicurezza: Il Paese è generalmente stabile, ma è sempre bene consultare il sito del Ministero degli Esteri (Viaggiare Sicuri) prima della partenza. Evitare viaggi notturni e spostarsi con guide locali.

Valuta: Leone sierraleonese (SLL). Il contante è essenziale, le carte di credito sono accettate solo in strutture di alto livello.

Trasporti: L’aeroporto principale è Lungi International Airport, collegato a Freetown via traghetto o taxi boat. Gli spostamenti interni avvengono con minibus (poda poda), taxi collettivi o auto private con autista.

Alloggi: Offerta limitata ma in crescita. A Freetown e sulle Banana Islands si trovano buone sistemazioni. Nelle zone rurali, alloggi semplici o comunitari.

 





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