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Il mio viaggio in Etiopia

Racconti di Viaggio 03/12/2020  By 

Fare un viaggio in Etiopia significa scoprire la vera Africa, fatta di contraddizioni e povertà ma anche di bellezza storica e umana. Sicuramente non è un viaggio per tutti e la sconsiglierei come primo (o secondo) viaggio nel continente nero: è un'esperienza forte che richiede comunque un minimo di background di un paese africano. Io che come prima esperienza di viaggio in Africa ho visitato il Botswana, mi sono reso conto che non ero pronto al 100% nel visitare questo paese.

I paesaggi infiniti in contrasto a catene montuose, zone desertiche con più di 40 gradi, i villaggi, le capanne di paglia e di sterco, le strade sempre affollate ed invase di mandrie di bestiame, le persone e, soprattutto, i bambini. Dovunque bambini, le prime vittime di questa povertà che attanaglia il paese e non lascia scampo.

L'Etiopia è una terra unica con tanta storia e mistero nella parte Nord, la Rotta Storica, e genti e popolazioni primitive nella parte sud, la Valle dell'Omo. E' un viaggio che insegna, è un viaggio che apre la mente, è un viaggio che ci fa capire quali siano i veri problemi su cui dobbiamo riflettere. E' un viaggio che fa crescere. Detto questo, l'Etiopia è anche un viaggio che stupisce per la rara bellezza architettonica e artistica delle chiese di Lalibela dove si sente il profumo del mistero e dell'avventura all'Indiana Jones; un viaggio che stupisce per la bellezza e diversità delle popolazioni primitive della Valle dell'Omo: difficile credere come possono ancora esistere popolazioni che combattono ogni giorno per la sopravvivenza in aree impervie, aride come la zona sud, senza ausilio della tecnologia ma con il solo affidamento di tradizioni ancestrali tramandate dagli antenati. Qui si avverte il fascino puro di questo paese, vedere queste Etnie è sicuramente un'esperienza che posso raccomandarvi di vivere almeno una volta nella vita prima che scompaiano a causa della diga sul fiume Omo che, a breve, ridurrà la portata del fiume portando ancora più siccità.


Vi darò dunque dei consigli e degli spunti relativi a questo paese, in modo da farvi aprire gli occhi ed essere pronti a vivere un viaggio toccante, duro, non adatto a tutti e che scuoterà le vostre menti.

Momenti di preghiera, Lalibela

VOLI E AEROPORTO

I voli intercontinentali Ethiopian Airlines e i voli domestici con aeromobili Boeing 787 Dreamliner e Boeing Bombardier ad elica hanno permesso un viaggio comodo dal servizio sufficiente. Consiglio di effettuare il cambio dei soldi Euro/Birr (1 euro circa 32,0983 Birr) all’uscita dei controlli dei visti dell’aeroporto di Addis Abeba “Bole” , e raccomando inoltre di cercare di cambiare solo il necessario in quanto trovare una banca dove effettuare il cambio al contrario è quasi un'avventura impossibile.

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ADDIS ABEBA

Addis Abeba è la classica super metropoli africana, povera, trafficata e sporca, offre esperienze davvero toccanti a causa dei numerosi bambini (dai 5 agli 11 anni) che si incontrano per le strade che chiedono l’elemosina e che vivono in condizioni alle quali non si è abituati. Consiglio inoltre di effettuare visite al  "Merkato"  a bordo dei bus, essendo i rischi causati dalla micro criminalità organizzata elevati.

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STRUTTURE

Gli standard delle strutture non rispettano quelli europei, in quanto la pulizia e la manutenzione sono basse, mentre i pasti sono buoni. Alcuni tra gli hotel in cui ho soggiornato sono l’Ethiopian Skylight Hotel di Addis Abeba, una struttura della compagnia aerea nuova e moderna, il Blue Nile Falls Lodge di Bahir Dar, hotel buono e pulito, il Panoramic View Hotel di Lalibela, hotel pulito con terrazza panoramica sulla valle, l’Emerald Resort di Arba Minch, una struttura buona e pulita che gode di un'ottima posizione sulla valle e sui laghi.

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TRASPORTI E TRASFERIMENTI

Il viaggio avviene in minibus o mezzi 4x4.

Ad Addis Abeba e lungo la Rotta Storica infatti abbiamo utilizzato un minibus da circa 10 posti passeggeri e 10 posti per le valigie posizionate sulle ultime file del veicolo. Nel complesso si viaggia bene, gli ampi finestrini apribili permettono di godere al meglio dei paesaggi. Nella Valle dell’Omo invece abbiamo utilizzato dei mezzi 4x4, Toyota Land Cruiser ottimi, davvero confortevoli grazie alle sospensioni morbide che fanno sentire meno le strade dissestate della parte sud del paese, sempre puliti e dotati di a/c. 

E’ importante sapere inoltre che i chilometri percorsi non sono molti circa 120 km al giorno nella valle dell'Omo, che non pesano più di tanto viste le molte soste effettuate per scattare foto a paesaggi e persone o per la visita di villaggi e mercati, sono sempre ben organizzati e non si ha mai la sensazione di perdere tempo prezioso.

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GUIDE E DRIVERS

Le guide sono necessarie in quanto fanno sentire il gruppo sicuro in qualsiasi situazione, sia nei mercati che nei villaggi, cosa assolutamente non da poco viste le dinamiche del paese, consigliando l’abbigliamento adatto in base all’escursione. L’Etiopia non è una destinazione da Self Drive a causa delle strade dissestate e dei pericoli relativi alle mandrie e al traffico, quindi è meglio affidarsi ad un drivers locale abituato alle strade e ai pericoli.

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ATTIVITA'

Rotta Storica: qui la motivazione del viaggio è la scoperta della bellezza architettonica e storia dei monasteri, unici al mondo per quanto riguarda la costruzione, dall'alto verso il basso con grossi blocchi monolitici. Davvero impressionanti e suggestive, il tutto in una cornice di alta montagna, davvero spettacolare. Raccomando calze e cuffie per i piedi usa e getta vista la presenza delle pulci (si entra scalzi nelle chiese). Le visite comportano anche un discreto livello fisico visti alcuni passaggi impervi tra gradoni e scalinate verticali. Il trekking per raggiungere le Cascate del Nilo Azzurro comporta anche qui un discreto livello di preparazione fisica. Per la stagione umida, da Agosto a Dicembre, consiglio di portare delle scarpe da trekking vista la presenza massiccia di fango. Per chi non volesse effettuare il trekking si può passare dal lato sud delle Cascate per arrivarci direttamente in pochi minuti di comoda passeggiata.

Valle dell'Omo: davvero affascinante scoprire come vivono queste popolazioni  "ai confini del mondo", entusiasmante la visita dei mercati e dei villaggi, le foto parlano da sole vi consiglio di darci un occhiata. Molto belle l'esperienza culinaria nel villaggio dei Dorze vicino ad Arba Minch, abbiamo provato dell'ottimo falso banano fermentato in una buca di terra accompagnata dalla Haraki, la grappa locale.

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FOTO

In alcune destinazioni è consigliato chiedere il permesso prima di fare una foto.

Lungo la Rotta Storica, all'ingresso dei siti di Lalibela c'è un controllo, per portare dentro delle videocamere (es: Go Pro) richiedono una tassa di circa 300 Birr, 10 euro. Nella Valle dell’Omo invece, le foto di gruppo (es: mercati) non comportano nessun costo ma non sono assolutamente ben viste dalla popolazione locale quindi può capitare di scatenare un litigio a causa di foto scattate da lontano a gruppi non ben definiti.

La questione più spinosa è relativa alle foto individuali, ogni foto scattata comporta un costo di 5 birr (circa 16cent). Non che dia fastidio pagare una somma per una foto ma quanto per le modalità di pagamento. Infatti, mamme, bambini e ragazzi accorrono intorno alla persona che vuole scattare la foto mettendosi in posa e colorandosi la faccia.

Questa situazione si sente in modo particolare con l'etnia Karo. Durante il mio viaggio ho infatti fatto presente questa cosa alla guida, e per questo ci siamo organizzati diversamente creando con la cassa comune un prezzo forfettario da dare ad ogni singola etnia  (etnia Arbore e Dassanech) per evitare questa situazione.

Vi evidenzio inoltre che il cambio dei soldi in aeroporto viene fatto con pezzi di grande taglia (100 Birr), noi quindi ci siamo organizzati con le guide e i driver che prontamente ci cambiavano i soldi (200 Birr) in 40 pezzi da 5 birr per fare le foto. Davvero molto bravi.

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MANCE

Qualsiasi cosa comporta una mancia, quindi vi consiglio di creare una cassa comune con gli altri partecipanti del viaggio.

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COSA PORTARE

  • Due paia di Scarpe sportive (da running) per tutte le attività giornaliere
  • Federa copri cuscino
  • Sacco letto leggero
  • Torcia portatile
  • Asciugamano personale (se possibile in microfibra)
  • Abbigliamento a strati (a cipolla), fa caldo di giorno e freddo di notte, c'è tanta escursione termica vista l'altitudine (Addis Abeba 2.400 Metri, Arba Minch 1.500 Metri, Lalibela 2.000 Metri) nella Valle dell'Omo meno in quanto è la parte più bassa del paese 500/800 metri, fa caldo!
  • Medicinali e prodotti: Aspirina, Oki, imodium e eventuale antibiotico ad ampio spettro; fermenti lattici quotidiani, autan anti zanzare; disinfettante; crema solare protettiva
  • Calze usa e getta per visita nei monasteri e chiese vista la presenza di pulci: consiglio vivamente le cuffie di plastica usa e getta per i piedi con annesso sacchettino di plastica dove inserirle
  • Shampoo e bagnoschiuma (non sempre disponibili negli hotel)
  • Se si ha bisogno di una sim locale conviene prenderla in apt appena arrivati; il wifi prende praticamente ovunque al di fuori di Turmi dove non prende bene, è un posto troppo isolato
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